Nadia Lioce è un'ex esponente delle Nuove Brigate Rosse, un'organizzazione terroristica italiana di estrema sinistra. Nata nel 1959, è stata una figura di spicco nell'organizzazione, partecipando attivamente alla sua attività armata.
La Lioce è stata arrestata nel 2003 in seguito a un'indagine sui delitti compiuti dalle Nuove BR, tra cui l'omicidio dei giuslavoristi Marco Biagi (2002) e Massimo D'Antona (1999).
È stata condannata all'ergastolo per diversi reati, inclusi l'omicidio e l'associazione sovversiva con finalità di terrorismo.
Il suo ruolo all'interno delle BR era di rilievo, tanto da essere considerata una delle figure chiave nella riorganizzazione e continuazione dell'attività terroristica dopo la dissoluzione delle Brigate Rosse "storiche". La sua figura è ancora oggi oggetto di dibattito e analisi nel contesto del terrorismo italiano.
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